Negli ultimi anni, il Superbonus è stato al centro di discussioni accese, di speranze e di interventi edilizi che hanno cambiato il volto di molti condomìni italiani. Anche nel 2025 questo incentivo non è scomparso, ma ha assunto una forma diversa, più selettiva e rigorosa. Per comprenderne l’effettiva portata, occorre leggere le nuove regole, valutare chi può ancora beneficiarne e capire come questa misura influenzi il valore delle case, soprattutto in una città come Roma, dove il patrimonio edilizio è ampio e diversificato.
Il cuore della normativa di quest’anno è la riduzione dell’aliquota: dal 70% del 2024 si passa al 65% sulle spese sostenute nel 2025. Ma la vera discriminante non è tanto la percentuale quanto le condizioni per accedere al beneficio. La detrazione è infatti riservata a chi, entro il 15 ottobre 2024, aveva già perfezionato gli adempimenti formali richiesti, come la CILA-S o le delibere assembleari nei casi condominiali. In altre parole, il Superbonus 2025 non apre nuove porte: è un incentivo che tutela i cantieri già avviati e li accompagna alla conclusione, non uno strumento per iniziare ex novo.
I soggetti ammessi rientrano in categorie precise: i condomìni e i cosiddetti “mini-condomìni”, gli edifici composti da due a quattro unità posseduti da persone fisiche non in forma d’impresa, e alcuni enti del Terzo Settore. Restano quindi esclusi i proprietari di singole unità indipendenti, che devono orientarsi su altri strumenti come l’Ecobonus o il Bonus ristrutturazioni. Gli interventi ammessi rimangono gli stessi che hanno reso noto il Superbonus: efficientamento energetico, cappotti termici, sostituzione di impianti, riduzione del rischio sismico. Obbligatori APE ante e post, asseverazioni tecniche e congruità dei prezzi. In sostanza, la struttura del beneficio è invariata, ma il perimetro si restringe.
Accanto al Superbonus sopravvivono altri incentivi che, nel 2025, possono risultare più accessibili: l’Ecobonus, con aliquote variabili dal 50 al 65% a seconda dell’intervento, il Bonus ristrutturazioni con un 36% (e in alcuni casi fino al 50%) e il Sismabonus, che parte dal 50% e cresce con il miglioramento di classe antisismica. Un ventaglio di strumenti meno generosi del passato ma ancora decisivi per chi vuole investire sulla propria abitazione.
C’è un aspetto che a Roma, più che altrove, fa la differenza: il legame tra interventi incentivati e valore immobiliare. In un contesto urbano dove convivono palazzi storici, edifici anni Sessanta e nuove costruzioni, i lavori “green” certificati possono diventare una leva concreta nella compravendita. Una casa con cappotto termico e impianti efficienti non solo riduce i consumi energetici, ma offre un argomento di vendita forte, soprattutto in quartieri centrali come Prati, dove il mercato è sempre vivace, o nelle zone periferiche in crescita, come la Nuova Tiburtina e il quadrante Eur-Torrino. Un acquirente che trova già realizzati e documentati gli interventi di efficientamento percepisce un risparmio futuro e una maggiore qualità abitativa: elementi che possono incidere sui prezzi e ridurre i tempi di vendita.
Per HF Immobiliare, che da oltre vent’anni accompagna i romani nelle scelte abitative più importanti, il messaggio è chiaro: il futuro del patrimonio edilizio passa dall’efficienza e dalla sostenibilità. Non è più solo una questione di risparmio fiscale, ma di posizionamento sul mercato. Gli immobili che sapranno raccontare, attraverso documenti e certificazioni, un percorso di miglioramento energetico e strutturale, avranno un vantaggio competitivo. Non si tratta solo di muratura e impianti, ma di lifestyle: vivere in una casa più sicura, più confortevole, più sostenibile è un valore che il mercato, sempre di più, riconosce e premia.
Roma, città eterna, si trova così di fronte a una sfida contemporanea: preservare la sua storia ma anche allinearsi alle esigenze di un abitare moderno. Gli incentivi, dal Superbonus agli strumenti ordinari, sono tasselli di un mosaico più ampio che riguarda il modo in cui vivremo le nostre case nei prossimi anni. Pianificare per tempo, conoscere le regole e affidarsi a professionisti capaci di valorizzare ogni immobile significa non perdere opportunità, ma trasformare il cambiamento in un investimento consapevole.